L’elogio della follia tessuto nella Gran Bretagna dell’era Brexit fa la sua prima illustre vittima. Il progetto omonimo, l’ormai leggendario programma d’interscambio accademico che continua a formare generazioni di studenti europei offrendo loro un’indispensabile esperienza di studio e ricerca in un Paese altro da quello di provenienza, scompare dall’orizzonte degli studenti britannici.