Lou Reed, 1942-2013
Mese: ottobre 2013
L’ultima stazione
Oggi, a Firenze, una via crucis di lungo periodo si ferma ad una stazione che speriamo davvero sia il capolinea. Le miserande spoglie del massimo partito comunista occidentale del secondo dopoguerra si riuniscono nell’ennesimo esercizio di immedesimazione/trasformazione nel proprio nemico, avendo abbandonato ogni speranza di batterlo altrimenti.
Che questo partito fosse un povero sonnambulo già dagli anni Settanta è un altro discorso. Era pur sempre un interlocutore. Ma questa kermesse di liquidatori fallimentari intrappolati in un infinito parricidio?
Hanno avuto il migliore come ostetrica e il migliorista come becchino. Sono il nuovo che avanza (nell’altro senso, quello del rimasuglio).
Meno Renzi, più Lucie.
8-7-40
Frammento brechtiano da far venire il magone. Descrive lo sbigottimento per un paesaggio incontaminato davanti alla cui perfezione nemmeno un’anima affilata come la sua poteva evitare di commuoversi. Continua a leggere “8-7-40”
Yes, we scan (reloaded)
Ciao Barack, ciao Angela, ci vediamo domani al muretto
Tra il ridicolo e l’irritante quest’abitudine – non del tutto nuova per la verità – dei grandi quotidiani di chiamare per nome i leader internazionali. Continua a leggere “Ciao Barack, ciao Angela, ci vediamo domani al muretto”
Dalla culla alla tomba
Sto traducendo da mesi un libro che non parla altro che di tonache, sagrestie, fez e mascelle volitive, antisemitismo, difese delle razze, infallibilità papali e fesserie pseudoantropologiche. In una parola, clericofascismo. Continua a leggere “Dalla culla alla tomba”