Lo scorso lunedì 14, in collegamento con l’omonima trasmissione mattutina della 7 a discutere di Extinction Rebellion. Da 1.00 circa.
Lo scorso lunedì 14, in collegamento con l’omonima trasmissione mattutina della 7 a discutere di Extinction Rebellion. Da 1.00 circa.
L’ottavo giorno di protesta e di semiparalisi del traffico londinese, dopo circa 1.450 arresti e dopo un blocco delle vie d’accesso allo hub finanziario della City, la polizia ha girato la vite della repressione su Extinction Rebellion. Il gruppo di disobbedienza civile da oltre una settimana paralizza varie parti della capitale per sensibilizzare il pubblico sull’ecocidio incalzante e indifferenziato… di cui siamo tutti responsabili.
La giornata numero quattro della mobilitazione internazionale in difesa dell’ambiente promossa da Extinction Rebellion (Xr), che finora ha interessato 60 città nel mondo, ha avuto ancora Londra come epicentro della protesta.
No one is giving in! Nessuno si arrende, è uno dei tanti slogan intonati dai militanti di Extinction Rebellion (Xr), che dalle nove di mattina di ieri a Londra – come anche a Berlino, Parigi, Amsterdam, Sydney; in tutto una sessantina di città – hanno attuato l’annunciato blocco della capitale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul surriscaldamento globale (non l’appositamente vago e farlocco «cambiamento climatico»).