fill 2023 – safe words

qui è pieno di ragnatele, quasi non mi ricordo più come si accende la luce – né dov’è.

a ogni modo mi affaccio solo per inserire un collegamento al programma della prossima edizione del fill, back from the pandemia. questo sabato al coronet di notting hill.

more soon, it’s been tooo00 long.

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L’illusione del libero mercato

Lodevole (e velleitario: i buoi sono scappati da troppo tempo) tentativo di riportare Keynes (che non viene mai citato, ma aleggia lungo tutto il testo) in auge dopo anni di sbornie neoliberali. Uscito anch’esso ormai mesi addietro e sempre indegnamente tradotto dal sinceramente vostro.

per capirne qualcosa

Hegel e il cervello postumano

Mia traduzione dell’ultimo libro di Slavoj Žižek, per Ponte alle Grazie (uscito ormai mesi fa ma meglio tardi che mai). L’ultima scorribanda disponibile in italiano di uno dei cervelli più pirotecnici di quest’epoca pompeiana.

"Hegel e il cervello postumano" di Slavoj Zizek

per capirne qualcosa I

per capirne qualcosa II

per capirne qualcosa III

il nostro in azione

Superiori maddechè

Oggi, per i tipi di un’oscura casa editrice alternativa, esce questo libro, da me indegnamente tradotto e la cui autrice ho intervistato per l’Espresso mesi fa. L’ho anche recensito per il numero corrente del vetusto Political Quarterly. Vista la rapidità con cui l’occidente liberale si sta ritrasformando in una tana di fascisti (uso il termine come metonimia di una serie di altre cose brutte assai), mi è parso sacrosanto cercare di dargli tutta la visibilità possibile, compatibilmente con le mie flebili facoltà. Sul libro ho le mie riserve naturalmente, e se avrò modo di esprimerle ne troverete qui le tracce. Intanto, qui sotto la recensione per il PQ.

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Autechre: come cogliere nel segno

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Human after all. Non sembri blasfemo, ai fedeli del culto Autechre, che ci si arrischi a citare i Daft Punk – la cui retro-disco in confronto evoca un sapore di gomma da masticare alla fragola – per parlare del loro ultimo Sign, uscito puntualmente per la Warp Records di Sheffield, la Casa Ricordi dell’elettronica.

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Su Exai degli Autechre, con lieve ritardo

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Qui non si tornava da mesi, ed era ora di farlo. No, non voglio (ancora) parlare di malattie, e poi l’ho già fatto in un libro scritto a quattro mani con un amico che uscirà a breve. Ascoltando Sign, l’ultimo degli Autechre – le mie misere considerazioni sul quale il manifesto ha benignamente accettato di pubblicare – mi è risalito il saporaccio di un pezzo su Exai (2013), il loro precedente album, scritto oramai una decina di anni fa, commissionato per una pubblicazione che soprannomineremo Rovista Tedio e che non è mai uscito, forse perché non consono alla cultura di marchetting che ne informa la linea editoriale. Un pezzo cui tenevo e che propongo qui per la prima volta.

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Talking Head con gli amici di PBNE

 

Bello affacciarsi anche solo digitalmente dal lockdown per chiacchierare con Angelo Boccato e Alessandro Mariscalco nel loro Post Brexit News Explosion, un podcast e canale youtube dedicato alle notizie dal Regno Unito. Qui le interviste precedenti, all worth a watch.