L’illusione del libero mercato

Lodevole (e velleitario: i buoi sono scappati da troppo tempo) tentativo di riportare Keynes (che non viene mai citato, ma aleggia lungo tutto il testo) in auge dopo anni di sbornie neoliberali. Uscito anch’esso ormai mesi addietro e sempre indegnamente tradotto dal sinceramente vostro.

per capirne qualcosa

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Arcore, New York e lo spirito del mondo

Nei primi anni Settanta, prima che il birro Rudolph Giuliani la “ripulisse” a colpi di lanciafiamme e carte di credito, New York assomigliava alla Detroit di oggi: una città fantasma con i suoi fantasmi – tossicodipendenti, disoccupati/e, prostitute/i, senzatetto. Il comune era alluvionato di debiti – Roma in my mind– incapace di pagare gli stipendi, a un passo dal fallimento (default).

(continua)

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