L’Amber Jovinelli

Con il proclama «ungherese» sfoderato martedì durante il congresso dei Tories appena concluso a Birmingham, la neoministra dell’interno Amber Rudd ha provocato un vespaio. Nel tentativo di apparire risoluta nell’accogliere lo scontento per i flussi migratori condensatosi nella Brexit, Rudd ha annunciato che le imprese nazionali saranno tenute a pubblicare liste con i nomi dei propri lavoratori stranieri nei propri libri paga.

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Il premier inesistente

A Bruxelles David Cameron – il premier inesistente – ha fatto l’ultima cena, ma non la prima colazione.

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L’ologramma del capitano

A tre giorni dal più grande evento storico ed istituzionale europeo dal secondo dopoguerra, al pari della caduta del muro di Berlino, il paese si confronta con le conseguenze della decisione presa dai 17 milioni di elettori che hanno votato per l’uscita dalla Ue.

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Bremain or fight

Ora che si sono chiuse le ostilità per le elezioni del sindaco della capitale, l’incombere del momento della verità, il prossimo 23 giugno, quando i cittadini britannici saranno chiamati a votare per il referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea o il suo abbandono, fa salire al calor bianco la temperatura del dibattito.

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Tories scatenati

Per la notte elet­to­rale di gio­vedì ci vor­rebbe un sismo­grafo. Ter­re­moto è la parola che meglio descrive l’esito di que­ste ele­zioni poli­ti­che, le più incerte da decenni a que­sta parte: in tanti hanno perso non la casa, ma il lavoro. Lea­der poli­tici soprat­tutto: Ed Mili­band, Nick Clegg, Nigel Farage. E anche i son­dag­gi­sti. Continue reading “Tories scatenati”

Un regno disunito alle urne – Ed Milibrand

Men­tre l’immaginario da romanzo rosa dei media si sdi­lin­qui­sce nell’accogliere la nuova nata in casa Wind­sor, affac­cia­tasi alla vita pro­prio men­tre il regno di cui la sua fami­glia è tito­lare rischia di sfa­sciarsi, la nuova map­pa­tura di West­min­ster sarà decisa fra poche ore, con i lea­der delle forze poli­ti­che che con­cor­re­ranno nelle più incerte ele­zioni poli­ti­che dal secondo dopo­guerra a scor­raz­zare su e giù per il Paese (o sarebbe più cor­retto dire i Paesi) dell’Unione. Continue reading “Un regno disunito alle urne – Ed Milibrand”

Sanità elettorale

Men­tre il 7 mag­gio — data delle imper­scru­ta­bili ele­zioni bri­tan­ni­che — si avvi­cina a passo di carica con circa otto milioni di aventi diritto che di certo non voterà per­ché non si è iscritto in tempo al regi­stro elet­to­rale entro la sca­denza di lunedì scorso, la cam­pa­gna pro­se­gue la sua corsa. Continue reading “Sanità elettorale”

First past the past

3686Una costi­tu­zione non scritta che cia­scuno inter­preta come gli pare, un ese­cu­tivo che fa e disfa come gli pare, un capo di Stato e delle forze armate non eletto col der­rière sul trono fin­ché morte non li separi, una camera alta ere­di­ta­ria popo­lata di nobil­donne e nobiluomini. Continue reading “First past the past”