Il governo scozzese a guida Scottish National Party ha appena pubblicato una proposta di legge per indire un secondo referendum sull’indipendenza scozzese dalla Gran Bretagna, dopo quello, già perduto, del 2014.
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L’Amber Jovinelli
Con il proclama «ungherese» sfoderato martedì durante il congresso dei Tories appena concluso a Birmingham, la neoministra dell’interno Amber Rudd ha provocato un vespaio. Nel tentativo di apparire risoluta nell’accogliere lo scontento per i flussi migratori condensatosi nella Brexit, Rudd ha annunciato che le imprese nazionali saranno tenute a pubblicare liste con i nomi dei propri lavoratori stranieri nei propri libri paga.
Il premier inesistente
A Bruxelles David Cameron – il premier inesistente – ha fatto l’ultima cena, ma non la prima colazione.
L’ologramma del capitano
A tre giorni dal più grande evento storico ed istituzionale europeo dal secondo dopoguerra, al pari della caduta del muro di Berlino, il paese si confronta con le conseguenze della decisione presa dai 17 milioni di elettori che hanno votato per l’uscita dalla Ue.
Bremain or fight
Ora che si sono chiuse le ostilità per le elezioni del sindaco della capitale, l’incombere del momento della verità, il prossimo 23 giugno, quando i cittadini britannici saranno chiamati a votare per il referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea o il suo abbandono, fa salire al calor bianco la temperatura del dibattito.
Tories scatenati
Per la notte elettorale di giovedì ci vorrebbe un sismografo. Terremoto è la parola che meglio descrive l’esito di queste elezioni politiche, le più incerte da decenni a questa parte: in tanti hanno perso non la casa, ma il lavoro. Leader politici soprattutto: Ed Miliband, Nick Clegg, Nigel Farage. E anche i sondaggisti. Continue reading “Tories scatenati”
L’invenzione dell’Unione
Un regno disunito alle urne – Ed Milibrand
Mentre l’immaginario da romanzo rosa dei media si sdilinquisce nell’accogliere la nuova nata in casa Windsor, affacciatasi alla vita proprio mentre il regno di cui la sua famiglia è titolare rischia di sfasciarsi, la nuova mappatura di Westminster sarà decisa fra poche ore, con i leader delle forze politiche che concorreranno nelle più incerte elezioni politiche dal secondo dopoguerra a scorrazzare su e giù per il Paese (o sarebbe più corretto dire i Paesi) dell’Unione. Continue reading “Un regno disunito alle urne – Ed Milibrand”
Sanità elettorale
Mentre il 7 maggio — data delle imperscrutabili elezioni britanniche — si avvicina a passo di carica con circa otto milioni di aventi diritto che di certo non voterà perché non si è iscritto in tempo al registro elettorale entro la scadenza di lunedì scorso, la campagna prosegue la sua corsa. Continue reading “Sanità elettorale”
First past the past
Una costituzione non scritta che ciascuno interpreta come gli pare, un esecutivo che fa e disfa come gli pare, un capo di Stato e delle forze armate non eletto col derrière sul trono finché morte non li separi, una camera alta ereditaria popolata di nobildonne e nobiluomini. Continue reading “First past the past”