1 commento su “A better place”

  1. Ecco te lo sei scritto da solo. Anche io ho fatto la stessa considerazione quando sono entrato in casa di un amico il cui stereo costa quanto un bell’appartamento di 90 mq a perugia e ho scoperto che i dischi che ormai lui comprava erano solo in funzione del godimento delle sfumature acustiche dei diversi strumenti utilizzati. l’emozione del suono che prescinde. Ti consiglio in proposito uno se non l’hai letto uno dei libri che maggiormente mi hanno aperto il cervello, un vero capolavoro di antropologia del suono, che tu puoi tra l’altro leggere nella versione originale che è l’Angelo con il fonografo ( The recording angel) di Evan Eisenberg. Un capolavoro assoluto

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