«Ripetitiva e disordinata». Così John Bercow – lo speaker (presidente) dei Comuni – ha fiocinato ieri la richiesta di Boris Johnson di rimettere ai voti il suo accordo di uscita dall’Unione europea negoziato in extremis la settimana scorsa.
Category: il manifesto
Lo stinco di Letwin

La cianchetta che ha fatto capitombolare a un metro dal traguardo (il primo di altri mille da tagliare) l’infausto accordo May freneticamente ritargato Boris Johnson, appartiene a deputato indipendente ex conservatore, Oliver Letwin.
Rock around the backstop
Eccolo il new deal, tutto in minuscole. Boris Johnson aveva il sorriso del mariuolo perdonato mentre annunciava, al fianco di Jean-Claude Juncker, ieri pomeriggio a Bruxelles, il raggiungimento del sospirato accordo Brexit sul filo di lana dell’ennesima proroga.
La Ribellione d’ottobre, giorno VIII

L’ottavo giorno di protesta e di semiparalisi del traffico londinese, dopo circa 1.450 arresti e dopo un blocco delle vie d’accesso allo hub finanziario della City, la polizia ha girato la vite della repressione su Extinction Rebellion. Il gruppo di disobbedienza civile da oltre una settimana paralizza varie parti della capitale per sensibilizzare il pubblico sull’ecocidio incalzante e indifferenziato… di cui siamo tutti responsabili.
The Queen’s Peach

Ieri, a soli cinque giorni dallo scadere del prossimo termine, il diciannove ottobre, per strappare un accordo di uscita dall’Ue ed evitare così il no deal il trentuno – sempre di ottobre – a Westminster si sono riaperti i lavori con il Queen’s Speech, il rituale discorso nel quale la sovrana squaderna il programma legislativo del suo neo primo ministro e che apre la nuova sessione parlamentare.
Capri strateghi

L’approssimarsi minaccioso del no deal il prossimo 31 ottobre ha inasprito i toni in questi ultimi scampoli di trattativa. Secondo una fonte di Downing Street, nella conversazione telefonica di ieri mattina con Johnson, Merkel avrebbe definito l’accordo «quasi del tutto improbabile», ma Berlino si è ben guardata dal confermare o smentire la voce.
Donald Sassoon: «A Londra la più grave crisi costituzionale e politica dal 1945»
Donald Sassoon è professore emerito di storia europea comparata al Queen Mary College, University of London. Il suo ultimo libro è Sintomi Morbosi, edito da Garzanti.
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Westmonster

Il giorno dopo l’incenerimento della prorogation da parte della corte suprema (poiché illegale, la sospensione non è mai esistita: dimenticatevela, è stato il senso del verdetto) i deputati sono tornati frettolosamente in una Westminster brulicante di turisti. Per ricalarsi esattamente nelle pastoie in cui si trovavano prima di tanto frastuono costituzionale.
La Corte Superna
Suprema corte, verdetto supremo. La sospensione (prorogation) del parlamento di Boris Johnson è «illegale, nulla e priva di effetto».
Conversazione fra non udenti
«È responsabilità della Gran Bretagna avanzare delle soluzioni operative legali che siano compatibili con l’accordo di uscita.» Lo ha detto la portavoce di Jean-Claude Juncker dopo i colloqui avuti ieri con Boris Johnson in Lussemburgo.