Autechre su Rivista Tedio

Eleven years ago, scrissi questo pezzo in occasione dell’uscita del momumentale Exai degli Autechre per la rivista succitata (they know who they are), solo per vedermelo cassare dal presuntuoso millennial che ne curava la cultura e gli spettacoli. Li mandai al bennoto e fin troppo sovraffollato affan****, cercando disperatamente di guardare avanti nonostante l’intorcinamento gastrico. Esattamente un minuto fa l’ho riesumato dall’hard disk e, rileggendolo, l’ho trovato ancora dignitoso. Ho pensato di infiggerlo ai miei 45 e-lettori nel solito momento di bassa autostima.

A che somiglia di più la cultura pop di questi anni? A una vecchia autoradio incantata in autoreverse, a un antico romano sul triclinio che rigurgita lo stesso banchetto, oppure a un giovane struzzo con la testa sotto la stessa sabbia?

Continue reading “Autechre su Rivista Tedio”

Autechre: come cogliere nel segno

autechre-sign

Human after all. Non sembri blasfemo, ai fedeli del culto Autechre, che ci si arrischi a citare i Daft Punk – la cui retro-disco in confronto evoca un sapore di gomma da masticare alla fragola – per parlare del loro ultimo Sign, uscito puntualmente per la Warp Records di Sheffield, la Casa Ricordi dell’elettronica.

Continue reading “Autechre: come cogliere nel segno”

Su Exai degli Autechre, con lieve ritardo

File:Exai.png

Qui non si tornava da mesi, ed era ora di farlo. No, non voglio (ancora) parlare di malattie, e poi l’ho già fatto in un libro scritto a quattro mani con un amico che uscirà a breve. Ascoltando Sign, l’ultimo degli Autechre – le mie misere considerazioni sul quale il manifesto ha benignamente accettato di pubblicare – mi è risalito il saporaccio di un pezzo su Exai (2013), il loro precedente album, scritto oramai una decina di anni fa, commissionato per una pubblicazione che soprannomineremo Rovista Tedio e che non è mai uscito, forse perché non consono alla cultura di marchetting che ne informa la linea editoriale. Un pezzo cui tenevo e che propongo qui per la prima volta.

Continue reading “Su Exai degli Autechre, con lieve ritardo”

XI

Exai_Packshot_600

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A che somiglia di più la cultura pop di questi anni? A una vecchia autoradio incantata in autoreverse, a un antico romano sul triclinio che rigurgita lo stesso banchetto, oppure a un giovane struzzo con la testa sotto la stessa sabbia? Continue reading “XI”