“Sono sempre stato uno che pensa in positivo. Nella vita puoi scegliere due strade, quella facile e quella difficile. Ho sempre scelto la prima.” Continua a leggere “Mr Logo. Parlare con Tommy Hilfiger”
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La botte piena e il marito ubriaco
Avere una costituzione non scritta è assai ecologista, permette un prezioso ed encomiabile risparmio di carta. Ma provoca anche effetti imprevisti e indesiderabili, come lo scontro di qualche giorno fa tra Jeremy Corbyn — che nonostante sia stato fasciato in frac istituzionali e forzato a indossare papaveri di plastica (i beneficenti «poppies» in solidarietà ai caduti di tutte le guerre) sul bavero della giacca, si ostina a mantenere le sue intollerabili posizioni antinucleariste — e il capo di stato maggiore dell’esercito Nicholas Houghton.
Vogue Italia at 50
Quattro profili sul supernumerocinquantennalesettembrino di Vogue Italia: Jerry Hall, Keira Knightley, Lana del Rey e Tracey Emin.
Città abbandonate
Abandoned Cities è un vecchio (1984) album di Harold Budd che credo farebbe da ottimo background sonoro a questa bella mostra.
An American in London
Quattro chiacchiere con Maureen Paley, a charming Bethnal Green lady who knows a thing or two about art. Su estetica, mercato, avan- e retroguardie. Sul Vogue Italia di febbraio.
Più Monty, meno Monti
Una chiacchiera (unabridged and unedited) con Terry Gilliam, prima di Natale, uscita sul Vogue Italia di dicembre.
Terry Gilliam è seduto in una delle sale del Century Club, nel mezzo di Theatreland, a Soho. Nonostante i molti decenni trascorsi in Gran Bretagna (qualche anno fa ha persino rinunciato alla cittadinanza americana) mantiene l’atteggiamento da all-American guy: gioviale, aperto, prodigo di sorrisi. “Sono appena arrivato anch’io”, si affretta a specificare gentilmente, forse per rassicurarmi sul mio pur lieve ritardo. Settantenne, fisicamente è in grande forma, meglio dei suoi ex complici: i capelli, molto corti, si lasciano sfuggire ancora quel codino sottile, un passo falso che lo rende simile a un biker, o a un metal fan tedesco d’inizio anni Ottanta. Continua a leggere “Più Monty, meno Monti”